Il Metodo Tomatis è una pedagogia dell'ascolto attivo che viene svolta con un apparecchio specifico, l'Orecchio Elettronico, utilizzando come supporto di base un certo numero di brani musicali. Sono stati scelti brani ricchi in frequenze, intensità e ritmo, in modo tale che una volta filtrati mantenessero le caratteristiche dinamiche necessarie ad un'adeguata stimolazione uditiva.
Questo materiale sonoro è composto principalmente da opere di Mozart, in particolare concerti per violino, assai ricchi in frequenze acute. La musica del Maestro di Salisburgo, oltre a possedere le suddette caratteristiche, ottiene risultati migliori di quella di altri compositori; si potrebbe sostenere che essa sia dotata di una certa universalità, come affermano diverse fonti. Tutti gli orecchi del mondo infatti sono uguali al momento della nascita, ma a seconda dell'ambiente sonoro in cui si immergono, manifestano rapidamente della differenze sensibili. Vi è un'adattamento all'ambiente sonoro del luogo così come all'ambiente familiare e sociale. La particolarità di Mozart è quella di essere cresciuto in un ambiente favorevole, a stretto contatto con la musica, e di aver iniziato a comporre all'incredibile età di 5 anni. Secondo Tomatis infatti, “Mozart fu l'ascoltatore per eccellenza”. Egli “si mise a comporre prima che il suo apparato uditivo e il suo sistema neurologico fossero inquinati”. La sua musica “traduce l'insieme dei ritmi cardiaci e respiratori che sono tipici della prima infanzia e che Mozart conservò per il resto della sua esistenza”. Per queste peculiarità la sua musica ha una straordinaria forza liberatoria che dona a chi l'ascolta un effetto dinamizzante.
Le opere di Mozart non sono comunque l'unico supporto sonoro utilizzato nel metodo Tomatis; trovano ampio spazio anche i Canti Gregoriani che hanno la caratteristica di contenere tutte le frequenze della voce umana e di utilizzare un ritmo simile a quello del respiro. Come tutta la musica sacra il canto gregoriano è modale ed è per definizione una musica di meditazione e di interiorità. Essa inoltre è caratterizzata da un ritmo libero che sfugge cioè alla costrizione metrica; ed è proprio questo uno dei suio aspetti più affascinanti: il flusso melodico e ritmico è regolare, senza spigoli. Si crea una sorta di armonia tra la frase cantata e il respiro del cantore. Grazie a queste caratteristiche il canto gregoriano possiede un effetto psicologico e fisiologico molto profondo: la respirazione si calma, il battito cardiaco rallenta, la tensione delle arterie e il tasso sanguigno di acido lattico diminuiscono. In questo contesto musicale l'ndividuo può facilmente raggiungere uno stato di attenzione e rilassamento.
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