Come funziona il Metodo Tomatis

Il Metodo Tomatis è prima di tutto una pedagogia dell'ascolto, che dà al soggetto l'opportunità di utilizzare al meglio l'apparato uditivo di cui dispone. Le ragioni che portano una persona a compromettere il proprio ascolto sono profondamente radicate nella sua storia personale e familiare; se l'individuo fa proprio un certo modo di ascoltare, quel modo è, per quanto deficitario, il migliore che ha trovato. Il percorso con il Metodo Tomatis, quindi, proprio perchè deve rompere un equilibrio e crearne un'altro, richiede una forte motivazione. Il termine “Audio-psico-fonologia” esprime bene la forte implicazione psicologica di questo approccio.

Per il Prof. Tomatis il desiderio di comunicare ha origine nella vita intrauterina. E' ormai risaputo che il feto può ascoltare e che i suoni che giungono al suo orecchio sono filtrati dal liquido amniotico in cui si trova immerso. In questo ambiente sonoro il feto inizia attivamente ad ascoltare: è nel suono della voce materna, ricco di frequenze acute, che trova il nutrimento affettivo di cui necessita. Questo stimolo è tanto più importante in quanto ha un ruolo decisivo nella maturazione del sistema nervoso. Il metodo Tomatis, tramite una stimolazione sonora simile a quella intrauterina, fornita dall'Orecchio Elettronico, mira a riattivare tali processi arcaici di ascolto. In questo modo si risveglia nel soggetto il desiderio di comunicare.

Il procedimento elaborato da Tomatis consiste nel riportare gradualmente l'orecchio ad ascoltare questo tipo di suoni, ricchi in frequenze acute, con l'aiuto della musica filtrata e -quando è possibile - della voce materna filtrata. Questo tipo di stimolazione viene mantenuto per un tempo sufficiente perché il soggetto sia pronto ad entrare in comunicazione con il mondo esterno.

Successivamente, il progressivo ritorno all'ascolto di suoni non filtrati ha lo scopo di ottenere il cosiddetto “parto sonoro”. Questo procedimento, che ripercorre dal punto di vista uditivo il passaggio dall'ascolto in ambiente liquido a quello aereo, permette di riorganizzare i meccanismi della comunicazione. In altre parole, si permette alla persona di riattraversare per mezzo dell'ascolto le diverse fasi dello sviluppo: dall'utero alla comunicazione esclusiva con la madre, fino alla comunicazione sociale.

Quest'ultima è strettamente legata all'incontro con il padre, che secondo Tomatis è il primo “altro” rispetto alla madre, il primo portatore del linguaggio sociale. In un secondo tempo, perciò, dall'ascolto di brani musicali modificati dall'Orecchio Elettronico, si passa ad una fase più attiva del trattamento: il soggetto ascolta la propria voce che gli viene restituita in cuffia dall'apparecchio, in tempo reale. Questo espediente è particolarmente efficace nell'insegnare alla persona ad ascoltarsi, portandola, quindi ad una maggiore consapevolezza di sè. La lettura a voce alta con l'aiuto dell'Orecchio Elettronico viene utilizzata, inoltre, con persone che presentano problemi di linguaggio o che, più semplicemente, desiderano imparare più facilmente una lingua straniera.

L'effetto del Metodo Tomatis agisce simultaneamente sulle tre funzioni dell'orecchio:

  • La regolazione dell'equilibrio: essa dipende dal vestibolo, una parte dell'orecchio interno che informa il cervello dei più minimi movimenti corporei; l'orecchio quindi interviene nel controllo della postura e nel manteneminemto dell'equilibrio. Attraverso il suo effetto sul vestibolo, il Metodo Tomatis permette al corpo di riacquistare la propria verticalità ed allo scheletro di riposizionarsi, aiutando ad eliminare molte tensioni dolorose. Tale miglioramento posturale è generalmente accompagnato da una migliore integrazione del ritmo, data la maggior coerenza dei messaggi inviati al cervello dal vestibolo. Infatti dal momento che il cervello analizza l'informazione proveniente da due vestiboli che, sotto l'effetto dell'orecchio elettronico, agiscono sempre più all'unisono, si osservano risposte motorie più fluide e meglio organizzate.

  • Dinamizzazione: l'orecchio umano garantisce la ricarica della corteccia cerebrale, funzione assicurata principalmente dai suoni ricchi in frequenze acute, che la coclea invia al cervello stimolandolo.

  • L'analisi dei suoni: quando questa funzione è compromessa, emergono difficoltà di analisi, accomodazione, spazializzazione e lateralizzazione uditiva. Il soggetto quindi va in contro ad un flusso di informazioni che percepisce in modo distorto: la comprensione dei messaggi è possibile solo con grandi sforzi che portano ad errori e aumentano continuamente la fatica l'irritabilità e in fine il ritiro in sè stessi, mentre l'ambiente viene vissuto come problematico o addirittura doloroso. In queste condizioni è naturale che l'attenzione e la memoria saranno deficitarie. In tali soggetti inoltre si osserva frequentemente una marcata dislateralizzazione, che rende la loro integrazione con il corpo e con lo spazio difficoltosa.

Centro Tomatis

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